Rapporti di coppia e relazioni simmetriche e complementari

Rapporti di coppia e relazioni simmetriche e complementari: di cosa si tratta?

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Rapporti di coppia e relazioni simmetriche e complementari: di cosa si tratta?

Il mondo rapporti di coppia e- più in generale- delle relazioni umane è incredibilmente complesso e variegato. Ogni interazione sociale, che sia sentimentale o amicale, nasce dalla convergenza di due personalità uniche, ognuna con il proprio bagaglio di esperienze, desideri e paure. Non esiste una ricetta universale per una relazione ideale, poiché ognuno di noi porta con sé una storia diversa, con delusioni, traumi e successi che modellano il modo in cui ci rapportiamo agli altri.

Eppure, è possibile distinguere alcuni schemi ricorrenti nelle dinamiche relazionali, come le relazioni simmetriche e quelle complementari. Queste due tipologie di rapporti di coppia rappresentano due macro-modelli che, a seconda di come vengono gestiti, possono risultare salutari o disfunzionali. Analizzando da vicino queste due categorie, possiamo comprendere meglio quando una relazione favorisce il benessere reciproco e quando, invece, scivola nella patologia.

Relazione di coppia simmetrica: quando è sana e quando patologica?

In una relazione simmetrica, i due partner si pongono su un piano di apparente uguaglianza. Idealmente, entrambi cercano di stabilire un equilibrio nel potere, nel rispetto e nella reciprocità. Il concetto chiave è che ciascuno dei due tende a rispecchiare l’altro, creando una sorta di parità che dovrebbe teoricamente garantire un’armonia relazionale.

La Relazione simmetrica sana

Una relazione simmetrica può essere definita sana quando entrambi i partner accettano e si impegnano nel mantenere un equilibrio. Ciò significa che non esiste una gerarchia evidente: le decisioni sono condivise, le emozioni vengono riconosciute e rispettate reciprocamente, e vi è un profondo senso di parità. Questa parità, però, non si limita alla superficie; deve penetrare anche nelle sfere emotive e psicologiche della coppia, dove il rispetto per l’altro è centrale.

Ad esempio, in una relazione simmetrica sana, entrambi i partner si supportano nei momenti di difficoltà e riconoscono i meriti e i bisogni dell’altro senza cercare di prevaricare. In questo senso, la simmetria promuove una crescita personale e relazionale armoniosa.

Rapporti di coppia: la relazione simmetrica patologica

Tuttavia, non tutte le relazioni simmetriche si sviluppano in modo positivo. Una relazione simmetrica diventa patologica quando l’equilibrio viene infranto da dinamiche competitive o da una mancata accettazione dell’altro come pari. Quando uno dei due partner tenta di sopraffare l’altro, la simmetria originaria si trasforma in una lotta di potere che può portare a un’escalation di conflitti.

Secondo il teorico delle relazioni interpersonali Paul Watzlawick, la simmetria patologica si manifesta attraverso una “escalation simmetrica,” dove ciascun partner tenta di superare l’altro in una competizione costante. Questo tipo di dinamica può generare conflitti esplosivi e portare a una progressiva alienazione emotiva.

Relazione complementare: quando è sana e quando patologica?

La relazione complementare, invece, si basa su una differenziazione di ruoli tra i partner. In questo tipo di rapporto di coppia, ciascun individuo assume un ruolo specifico che integra e completa quello dell’altro. L’esempio classico è il rapporto genitore-figlio, dove c’è una chiara distinzione tra chi si occupa della cura e chi riceve cura.

La relazione complementare sana

Una relazione complementare è sana quando entrambi i partner accettano e abbracciano i propri ruoli senza sentirsi sminuiti o superiori. In un contesto affettivo, ciò potrebbe tradursi in una dinamica in cui uno dei due partner si assume maggiormente la responsabilità della guida emotiva, mentre l’altro si affida a questa guida senza sentirsi inferiore. Il rispetto reciproco dei ruoli è fondamentale per mantenere l’equilibrio.

Secondo John Bowlby, noto per la teoria dell’attaccamento, le relazioni complementari sane sono fondate sulla capacità di un partner di offrire sicurezza emotiva, mentre l’altro può esprimere i propri bisogni e vulnerabilità. Questo tipo di complementarietà permette alla relazione di crescere su basi solide, garantendo il benessere emotivo di entrambi.

Rapporti di coppia: la relazione complementare patologica

La relazione complementare diventa patologica quando uno dei due partner sfrutta la propria posizione di superiorità per dominare o controllare l’altro. In questi casi, il partner dominante può sviluppare atteggiamenti autoritari, impedendo all’altro di esprimersi o di crescere autonomamente. Al contempo, il partner subordinato potrebbe sentirsi intrappolato in una posizione di impotenza o svalutazione.

Erich Fromm, nel suo libro Fuga dalla libertà, esplora come la ricerca di complementarietà possa degenerare in relazioni di dominio e sottomissione, laddove uno dei due partner cerca di affermare il proprio potere in modo malsano. In tali dinamiche, la relazione diventa un vincolo limitante piuttosto che uno spazio di crescita reciproca.

Rapporti di coppia: consigli pratici per relazioni sane

Se ti riconosci in alcune delle dinamiche descritte sopra, ecco alcuni consigli pratici per favorire relazioni sane, sia simmetriche che complementari:

  1. Dialogo aperto e sincero: Una comunicazione onesta è essenziale per risolvere eventuali incomprensioni e stabilire una connessione profonda. Parlate apertamente dei vostri bisogni e delle aspettative reciproche.
  2. Equilibrio di potere: In una relazione simmetrica, è importante mantenere un equilibrio nei ruoli e nelle responsabilità. Non competere per il controllo, ma collaborare per un obiettivo comune.
  3. Rispetto dei ruoli: In una relazione complementare, riconoscere e accettare i ruoli reciproci è fondamentale. Apprezzate le differenze, senza considerarle una minaccia alla vostra autonomia.
  4. Gestione dei conflitti: Utilizza tecniche di risoluzione dei conflitti, come il problem solving cooperativo, per affrontare le divergenze senza cadere in dinamiche distruttive. Evitate di competere o di sopraffare l’altro, ma cercate un terreno comune.
  5. Sostegno reciproco: In ogni relazione, è importante fornire supporto emotivo e incoraggiamento all’altro, evitando di cadere in dinamiche di dipendenza o dominanza.

Sitografia

  1. Mind ToolsGestione delle Relazioni
  2. American Psychological Association (APA)Articoli e Risorse sulle Relazioni
  3. Psicologia OnlineRelazioni Simmetriche e Complementari
  4. Verywell MindHealthy Relationships

Bibliografia

  1. Bowlby, J. (1969). Attachment and Loss: Vol. 1. Attachment. New York: Basic Books.
  2. Fromm, E. (1941). Escape from Freedom. New York: Farrar & Rinehart.
  3. Watzlawick, P., Beavin, J., & Jackson, D. (1967). Pragmatics of Human Communication: A Study of Interactional Patterns, Pathologies, and Paradoxes. New York: Norton.

Simona Lauri
Simona Lauri
Simona Lauri
Psicologa e psicoterapeuta breve strategica. Oltre che offrire interventi di psicoterapia breve, mi occupo di coaching alimentare e sportivo.

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