Gossip, pettegolezzo, chiacchiera
I rumors su Ivana Icardi, Ambra Angiolini, Chiara Ferragni e Fedez, Mara Venier, Ilary Blasi, Alfonso Signorini, Stefano De Martino, la Regina Elisabetta, la relazione tra Giada Fusaro e Giancarlo Magalli che si pensava fossero tornati insieme e ancora programmi televisivi come il Grande fratello, Uomini e Donne e molti altri ancora, sono frequentemente al centro di notizie di gossip. Un termine per indicare una modalità tipica di tutti noi: parlare degli altri…
Capita a tutti noi di “ritagliarsi” un momento per parlare di cosa sta succedendo nella vita di un personaggio famoso o di un nostro conoscente. I progressi tecnologici compiuti dalla nostra società, fra l’altro, permettono di accedere con più facilità ad un gossip da “social media” (“sbirciare le persone su Facebook”, “leggere le notizie sulla vita delle star del cinema e della tv”, etc…) e di condividerlo con gli amici.
Uno studio condotto dalla Social Issues Research Center segnala che ben il 55% delle conversazioni tra uomini, nel corso della giornata, è dedicata al pettegolezzo e la percentuale sale al 67% tra le donne.
Cosa si nasconde dietro il gossip?
La nozione di pettegolezzo è antica tanto quanto l’uomo. Durante i giorni di caccia, “spettegolare” permetteva di identificare le persone amiche da quelle nemiche e dava vita a rapporti che servivano, successivamente a collaborare per sopravvivere.
E’ per questo motivo che lo psicologo Joe Roccia, studioso presso la Cleveland Clinic, sostiene che il gossip può essere visto come una modalità relazionale non necessariamente del tutto negativa. Il pettegolezzo, infatti, pare che contribuisca a creare e rinforzare i rapporti.
Secondo questa prospettiva, da un punto di vista sociale, il pettegolezzo è molto rischioso ma -da un punto di vista psicologico- porta con sé alcuni vantaggi. (Shutterstock)
«Il gossip costruisce legami sociali perché le “antipatie condivise” creano e rinforzano i legami stessi. Due persone che non si conoscono tra di loro si sentiranno più vicine se condividono qualcosa da dire su una terza persona.», spiega lo psicologo sociale Laurent Bègue di Psychologies Magazine. «E ‘un modo per sperimentare un senso di condivisione e per dare “libero sfogo” ad umorismo e ironia»
Quali sono, pertanto, gli aspetti positivi del pettegolezzo?
- Definisce le norme dei piccoli gruppi sociali
- Agisce come un riduttore di tensione
- Rinforza i legami
Roccia sottolinea che spettegolare assume una connotazione negativa nel momento in cui l’interesse per la vita degli altri, si trasforma in “fissazione” e si finisce col trascorrere gran parte del proprio tempo su questo aspetto, a discapito del resto.
Cosa fare se scopro di essere vittima di “pettegolezzi”?
Nel caso in cui la persona scopra di essere oggetto di pettegolezzi, le reazioni potrebbero essere le più disparate, tra queste possiamo individuarne due diametralmente opposte:
- Reagire con rabbia, delusione e ricercare un confronto-scontro con l’altro;
- Accettare e vivere il pettegolezzo come un’opinione che non influenza il proprio umore o stato d’animo e, in particolare modo, la stima di sé.
Ricordiamoci che, spesso, le maldicenze possono essere utilizzate come modalità comunicative per provocarci. Per imparare ad affrontare e vivere, offese e provocazioni nel migliore dei modi, vi suggerisco di guardare i miei due video-tutorial che forniscono consigli, strumenti e strategie per gestire e superare le “conversazioni spiacevoli”.
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