Fobia Sociale: il velo invisibile che spegne l'intimità nelle relazioni

Fobia sociale: il velo invisibile che spegne l’intimità nelle relazioni

fobia sociale

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Fobia sociale: il velo invisibile che spegne l’intimità nelle relazioni

La fobia sociale è una condizione psicologica che molti conoscono solo superficialmente, ma per coloro che ne soffrono rappresenta una sfida quotidiana, pervasiva e debilitante. Come un’ombra invisibile, essa si insinua nelle dinamiche più intime, compromettendo il benessere personale e le relazioni interpersonali, soprattutto quelle sentimentali. Chi vive con questo disturbo spesso percepisce il giudizio degli altri come una minaccia costante, e questo porta ad un isolamento emotivo che inevitabilmente si riflette anche sulle relazioni di coppia. Ma cosa accade, esattamente, quando l’ansia sociale entra in gioco nella vita sentimentale? Come incide sulla qualità della relazione e sulla capacità di creare intimità?

Fobia sociale e chiusura verso l’altro

La fobia sociale è spesso descritta come una prigione invisibile che limita l’individuo nella sua interazione con gli altri. Secondo il costrutto teorico della fuga dall’intimità (Leary, 1983), coloro che soffrono di questo disturbo evitano le situazioni sociali e i contesti relazionali per paura del giudizio altrui. Questa tendenza alla ritrazione, però, ha conseguenze drammatiche: impoverisce la vita sociale, riduce il numero di amici e compromette la possibilità di costruire relazioni durature e soddisfacenti.

Il soggetto ansioso vive spesso in una costante dicotomia: da un lato, desidera fortemente essere accettato e amato, ma dall’altro teme il rifiuto e il giudizio. Questo conflitto interno genera un circolo vizioso di autosabotaggio, dove l’ansia diventa un ostacolo insormontabile per il raggiungimento di una vita affettiva appagante.

Ansia sociale e relazioni sentimentali: il timore del giudizio

Nelle relazioni di coppia, l’ansia sociale si manifesta in modo complesso. Il partner viene spesso percepito come una figura giudicante, capace di scorgere le vulnerabilità e le insicurezze più profonde. Secondo la teoria dell’attaccamento (Bowlby, 1969), le persone che soffrono di ansia sociale tendono a sviluppare uno stile di attaccamento ansioso-evitante, caratterizzato dalla paura del rifiuto e dalla difficoltà a mostrarsi autentici e vulnerabili con l’altro.

Questo fa sì che molti soggetti evitino situazioni che richiedono intimità, come quelle legate alla sfera sessuale o alla condivisione emotiva. Come indicato da Schneier et al. (1992), le persone con ansia sociale sono meno propense a sposarsi o a convivere, proprio per il timore di esporre le proprie debolezze e fragilità. La loro tendenza a nascondersi dietro una “maschera” impedisce lo sviluppo di una vera connessione emotiva, limitando la qualità e la profondità del legame sentimentale.

Intimità compromessa e soddisfazione di coppia

Nonostante alcuni individui con ansia sociale riescano a formare relazioni sentimentali, queste ultime non sono immuni da difficoltà. Il problema principale risiede nella gestione dell’intimità. La paura di essere giudicati dal partner rende difficile, se non impossibile, aprirsi completamente. Questa paura può portare a un evitamento sistematico dell’intimità, generando una distanza emotiva all’interno della coppia.

L’intimità, come spiegato da Reis e Shaver (1988), è uno dei pilastri fondamentali per il benessere relazionale, poiché permette la creazione di un legame profondo basato sulla condivisione reciproca di pensieri e sentimenti. Tuttavia, nel caso di persone con ansia sociale, questo processo viene ostacolato, portando a una relazione superficiale, priva di un’autentica connessione.

I partner di soggetti ansiosi spesso riportano una mancanza di soddisfazione relazionale e sessuale. Montesi et al. (2013) hanno dimostrato che l’ansia sociale è correlata a bassi livelli di soddisfazione sessuale, sia per il soggetto ansioso sia per il partner, a causa della mancanza di apertura e vulnerabilità nelle interazioni intime. Questo porta a un progressivo deterioramento della relazione, che può culminare nella rottura.

Isolamento sociale e impatto sulla coppia

Oltre alla sfera dell’intimità, l’ansia sociale ha un altro effetto deleterio sulla coppia: l’isolamento sociale. Il soggetto con ansia sociale tende ad evitare contesti sociali, per il timore del giudizio degli altri, ma questo comportamento non influisce solo su di lui, ma anche sul partner, che viene trascinato in un isolamento forzato. Sparrevohn e Rapee (2009) hanno rilevato che le coppie in cui uno dei partner soffre di ansia sociale tendono ad avere una vita sociale limitata, il che incrementa il senso di solitudine e insoddisfazione all’interno della relazione.

Questo isolamento può portare a sentimenti di frustrazione e risentimento da parte del partner, che si sente costretto a sacrificare la propria vita sociale per adattarsi all’ansia dell’altro. Porter e Chambless (2014) hanno evidenziato come le donne con ansia sociale percepiscano il partner come poco supportivo, e questo genera una spirale negativa di incomprensione e insoddisfazione.

Conclusioni e riflessioni finali

L’ansia sociale rappresenta un ostacolo significativo alla costruzione e al mantenimento di relazioni intime e soddisfacenti. Chi soffre di questo disturbo deve affrontare non solo la propria paura del giudizio altrui, ma anche le ripercussioni che questa ansia ha sulla coppia. La mancanza di intimità, la scarsa soddisfazione relazionale e l’isolamento sociale sono solo alcune delle conseguenze che l’ansia sociale può generare all’interno di una relazione amorosa.

Interventi psicoterapeutici, come la terapia cognitivo-comportamentale (CBT), hanno dimostrato una certa efficacia nel trattare l’ansia sociale (Hofmann et al., 2006). Lavorare sulle distorsioni cognitive e sui meccanismi di evitamento può aiutare il soggetto a sviluppare nuove strategie di coping, migliorando la qualità delle sue relazioni.

Infine, è fondamentale che i partner di persone con ansia sociale comprendano la natura del disturbo e sviluppino modalità di comunicazione empatica che permettano di affrontare insieme le difficoltà, piuttosto che alimentare il ciclo di isolamento e insoddisfazione.

Bibliografia

  • Bowlby, J. (1969). Attachment and Loss. New York: Basic Books.
  • Hofmann, S.G., Asnaani, A., Vonk, I.J., Sawyer, A.T., & Fang, A. (2012). The Efficacy of Cognitive Behavioral Therapy: A Review of Meta-analyses. Cognitive Therapy and Research, 36(5), 427-440.
  • Montesi, J. L., Conner, B. T., Gordon, E. A., Fauber, R. L., Kim, K. H., & Heimberg, R. G. (2013). The specific importance of communicative behaviors in romantic relationships for individuals with social anxiety. Journal of Anxiety Disorders, 27(3), 233-240.
  • Porter, E., & Chambless, D.L. (2014). Social Anxiety and Supportive Relationships. Journal of Anxiety Disorders, 28(5), 515-523.
  • Reis, H. T., & Shaver, P. (1988). Intimacy as an interpersonal process. Handbook of personal relationships, 367-389.
  • Schneier, F. R., Johnson, J., Hornig, C. D., Liebowitz, M. R., & Weissman, M. M. (1992). Social phobia: Comorbidity and morbidity in an epidemiologic sample. Archives of General Psychiatry, 49(4), 282-288.
  • Sparrevohn, R., & Rapee, R. M. (2009). Self-disclosure, emotional expression and intimacy within romantic relationships of people with social phobia. Behaviour Research and Therapy, 47(12), 1074-1078.
Simona Lauri

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    Psicologa e psicoterapeuta breve strategica. Oltre che offrire interventi di psicoterapia breve, mi occupo di coaching alimentare e sportivo.

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