Come perdonare: sette consigli per praticare il perdono

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Come perdonare: sette consigli per praticare il perdono

Anche se è una decisione personale, tuttavia, difficilmente si può perdonare soltanto volendolo: il perdono è un processo, la cui durata e l’intensità variano a seconda della persona e del fatto che si vuole perdonare.

  • Non significa dover dimenticare

Si è già affrontato questo punto ma è importante riproporlo: non possiamo dimenticare volontariamente! Il perdono necessita di una vivida memoria di ciò che è successo, per poterlo individuare, circoscrivere e quindi decidere che per noi non conta più.

  • Perdonare non significa minimizzare la propria pena

Chiunque abbia perdonato ha prima sofferto e, se in questa sofferenza è riuscito a perdonare, allora è stata utile e ha forgiato una personalità più forte e autonoma. Negare ciò che è accaduto è come svalutare il proprio percorso di crescita che si è compiuto nell’intraprendere questa difficile scelta.

Spesso si associa il perdonare come un atto di debolezza, di chi non è in grado di sostenere il conflitto fino alla sua conclusione. Nella realtà, però, il perdono non ha nulla a che vedere col gettare la spugna: il perdonare non è arrendersi, ma reagire al proprio disagio in maniera pro-attiva. A testimonianza di ciò la persona perdonata spesso rimane spiazzata e difficilmente lo interpreta come un atto di debolezza. È più un fatto di immagine sociale, che possiamo decidere di ignorare bellamente

  • Perdona in primis per te stesso

Non dimenticare mai che se perdoni stai facendo del bene principalmente a te stesso. Il perdono può avere un effetto anche sulla persona che perdoniamo e può portare ad esiti idilliaci. Ma non è in nostro potere prevedere le reazioni altrui a questo fatto, mentre è nostro dovere provare a controllare le nostre.

  • Datti tempo

Volere non sempre è potere: una volta che hai deciso di perdonare la persona che ti ha ferito, dovrai impegnare tempo e risorse a questo scopo. Inoltre come tutti i processi può andare o meno a buon fine. Concediti il tempo necessario: ne vale la pena.

  • Per la tua salute, lascia andare

Chi serba rancore vive male! La rabbia repressa porta seri problemi di salute e predispone ai più comuni disagi psicologici. Inoltre restare arrabbiati per troppo tempo peggiora il nostro umore e, più in generale, la qualità della vita. Inoltre alimenta la sete di vendetta che può avere una portata distruttiva enorme sia fisica che psichica.

  • Per le relazioni

Non puoi perdonare con la sicurezza che l’altro non ti farà più del male, puoi solo fidarti. Molto spesso, a prescindere dal fatto che questo sentimento sia male o ben riposto, perdonare è come rinnovare il contratto di fiducia tra due persone!

Per approfondire leggi:

Il perdono tra miti e false credenze: cosa non è

Perdonare il più grande atto d’amore verso se stessi

Simona Lauri
Simona Lauri
Simona Lauri
Psicologa e psicoterapeuta breve strategica. Oltre che offrire interventi di psicoterapia breve, mi occupo di coaching alimentare e sportivo.

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